Luce rossa: i benefici incredibili di alcune lunghezze d’onda
Per fotobiomodulazione si intende una terapia medica in grado di migliorare in maniera non invasiva la funzione e l’anatomia di molti organi e tessuti. Essa sfrutta alcune frequenze della luce rossa e del vicino infrarosso per esplicare i suoi effetti. Conosciamola meglio.
Indice:
E la luce fu
La luce è una radiazione elettromagnetica: è costituita da onde elettromagnetiche che partendo da una sorgente si diffondono in tutte le direzioni dello spazio. Viaggia alla velocità di 300000 km/s ed è caratterizzata da picchi e gole. La distanza tra due picchi (o tra due gole) è definita lunghezza d’onda (λ Lambda) e si misura in sottomultipli del metro come l’angstrom (cm 10–8). La frequenza (ν Ni) è il numero delle oscillazioni complete al secondo e si misura in hertz (Hz).
La lunghezza e la frequenza sono inversamente proporzionali fra loro: un onda a bassa frequenza ha una lunghezza d’onda elevata e viceversa.
La luce non è dotata di massa ma esplica anche un effetto corpuscolare, oltre quello ondulatorio. La luce è costituita da fotoni. I fotoni sono quanti di energia (pacchetti discreti di energia). Secondo la legge di Planck l’energia del fotone è direttamente proporzionale alla frequenza d’onda (E=hν).
In base alla lunghezza d’onda possiamo identificare diversi tipi di radiazioni che formano lo spettro elettromagnetico.
La luce visibile dall’occhio umano ha una lunghezza d’onda che va da 380 nm a 750 nm e comprende tutti i colori dell’arcobaleno:
- violetto 380 – 450 nm
- indaco 450 – 475 nm
- blu 475 – 495 nm
- verde 495 – 570 nm
- giallo 570 – 590 nm
- arancione 590 – 620 nm
- rosso 620 nm – 750 nm
I raggi infrarossi sono raggi con lunghezza d’onda compresa tra 750 nm a 1 mm. I raggi infrarossi non sono visibili a occhio nudo e vengono a loro volta divisi in tre ulteriori sotto categorie in base alla lunghezza d’onda. Quelli che ci interessano sono gli infrarossi con lunghezza d’onda vicina a quella della luce visibile (NIR near infrared 750 – 1400 nm).
I raggi che costituiscono il vicino infrarosso e il rosso visibile sono utilizzati perché queste lunghezza d’onda della luce sono “bioattive”.
Come funziona
In particolare il meccanismo alla base di questo processo è che alcune lunghezze d’onda vengono catturate dai cromofori nei mitocondri (principalmente citocromo c ossidasi). Questo rende i mitocondri attivi e pieni di energia. L’organismo umano risponde all’assorbimento della luce aumentando la produzione di energia (ATP) e potenziando i processi antiossidanti e antinfiammatori.
La luce rossa (con lunghezza d’onda tra 620 e 750 nm) può penetrare fino a 2,5 cm nel tessuto cutaneo. Provate a mettere le dita sopra una lampada rossa e vedrete che la luce attraverserà le vostre dità. Essa dunque si distribuisce principalmente a
- cute
- sottocute
La radiazione del vicino infrarosso invece (750 – 1000 nm) pur non essendo rilevata dall’occhio umano (ma sì dall’occhio di alcuni animali) penetra molto in profondità nel corpo:
- nei muscoli
- nelle ossa
- nei vari organi
- nel cervello
All’interno di queste lunghezze d’onda alcune bande sono particolarmente attive:
- la banda tra 660 e 670 nm nello spettro del rosso visibile
- la banda tra 830 e 850 nm nello spettro del vicino infrarosso (NIR)
L’attività mitocondriale è solitamente limitata dall’ossido nitrico, il quale inibisce la respirazione cellulare legandosi alla citocromo c ossidasi e impendole di utilizzare l’ossigeno. La luce rossa agisce provocando la separazione tra citocromo c ossidasi e ossido nitrico permettondogli così di riprendere a svolgere la sua funzione: produrre energia.
Incredibili miglioramenti
Tutto ciò si traduce in un aumento del potenziale della membrana mitocondriale, del consumo di ossigeno, dell’aumento della produzione di ATP, dell’aumento transitorio delle specie reattive dell’ossigeno (ROS) che infine genera una maggiore attività antiossidante.
Questi effetti si traducono in una vasta gamma di effetti positivi su:
- livello di energia e prestazioni
- funzione cognitiva
- funzione ormonale
- qualità della pelle
- recupero muscolare, tendineo e articolare
Riassumendo i principali effetti positivi dell’esposizione del corpo alla luce del rosso e vicino infrarosso sono:
- riparazione migliore e più veloce delle ferite
- miglioramento delle prestazioni atletiche
- ottimizzazione dei livelli ormonali
- aumento della produzione di collagene
- riduzione dei livelli di infiammazione
- miglioramento della qualità del sonno e ripristino del ritmo circadiano
- miglioramento del sistema muscoloscheletrico
- potenziamento della salute degli occhi (miglioramento della percezione dei colori e prevenzione e miglioramento clinico e anatomico dei pazienti con degenerazione maculare secca)
Funzione cognitiva
La fotobiomodulazione ha un effetto positivo sul nostro cervello, sulla psiche e sull’umore. È molto efficace negli episodi depressivi e nella depressione stagionale (1). La terapia con le onde del vicino infrarosso è vantaggiosa anche per migliorare la salute cerebrale, la sintesi di neurotrasmettitori attivanti e per ridurre gli effetti negativi dello stile di vita iperattivo moderno (2).
Riduzione dei livelli di infiammazione
Questa terapia è in grado di diminuire l’infiammazione nel corpo qualora sia irradiata con intensità sufficiente. La luce del rosso e del vicino infrarosso può essere utilizzata per trattare localmente edema, infiammazioni circoscritte, tendiniti e stiramenti muscolari, algie dentali, e persino infiammazioni croniche articolari. È utile altresì per ridurre i livelli di infiammazione generale nell’organismo (3-4)
Miglioramento della qualità del sonno e del ritmo circadiano
L’organismo umano è sincronizzato sulla base di un bioritmo che dura 24 ore chiamato ritmo circadiano. Per migliorare il proprio bioritmo è necessario evitare la luce blu artificiale prima di andare a letto ed esporsi a una luce intensa dopo il risveglio. La fotobiomodulazione è ideale da utilizzare al mattino dopo il risveglio in quanto produce uno spettro luminoso che imita l’alba. Questo crea un ripristino mattutino del ritmo circadiano che si traduce in energia e prestazioni. Molti studi hanno rilevato una migliore qualità del sonno e un aumento dei livelli di melatonina quando si utilizza la terapia con luce rossa (5-6).
Miglioramento del sistema muscoloscheletrico
La terapia della luce rossa e del vicino infrarosso sono in grado di favorire la rigenerazione di articolazioni, tendini e ossa. La fotobiomodulazione riduce l’infiammazione e aumenta la sintesi di collagene (7-8) anche in caso di osteoartrite e velocizza la riparazione ossea.
Salute degli occhi
Sicuramente avrai sentito parlare degli effetti negativi della luce sui tuoi occhi come guardare la tv troppo vicino o guardare diritto il sole negli occhi. Le lunghezze d’onda del rosso e del vicino infrarosso al contrario della luce blu rafforzano gli occhi. Queste lunghezze d’onda sono in grado di annullare i danni causati dagli schermi (luce blu). La fotobiomodulazione è diventata una terapia utilizzatissima nel trattamento della degenerazione maculare retinica secca. Ha dimostrato di promuovere il riassorbimento delle lesioni sulla retina di questi pazienti e ridurre la progressione della malattia. La fotobiomodulazione inoltre è in grado di migliorare la percezione dei colori e l’acuità visiva anche in soggetti sani, in particolar modo nei soggetti più anziani (9-10). L’unica avvertenza è quella di non guardare la luce ad occhi aperti se si utilizzano lampade particolarmente potenti per evitare che l’eccessiva luminosità danneggi la vista.
Longevità e salute generale
Se stai leggendo questo articolo probabilmente sei alla ricerca di un metodo per mantenere la salute sul lungo periodo e favorire la longevità. Questo tipo di luce rafforza intenzionalmente le fabbriche energetiche della cellula influenzando la durata di vita della cellula stessa e il processo di invecchiamento. Il biohacking e la scienze dell’invecchiamento hanno recentemente posto al centro della propria ricerca i mitocondri. La fotobiomodulazione rappresenta uno dei metodi più efficaci nel raggiungere questo obiettivo. Mentre alcuni effetti della fotobiomodulazione si avvertono quasi subito, un’applicazione costante del metodo con luce rossa e infrarossa supporta la longevità (11 – 12) anche in alcune patologie cardiache e neurologiche (13-14).
Ottimizzazione dei livelli ormonali
La luce del vicino infrarosso penetrando in profondità nel corpo è in grado di rafforzare le ghiandole endocrine che colpisce. In particolare gli studi dimostrano effetti positivi sulla ghiandola tiroide se si utilizza la luce infrarossa puntata verso la ghiandola tiroide per 10 – 15 minuti al dì (in particolare per le femmine)(15). Un altro target dove puntare sia la luce rossa che infrarossa per avere miglioramenti è a livello degli organi sessuali sia maschili che femminili. La fotobiomodulazione è in grado di aumentare la produzione di testosterone e migliorare la spermatogenesi nell’uomo (16), nonché il trofismo dei genitali esterni nella donna.
Livelli di energia e prestazioni atletiche
La fotobiomodulazione è utilizzata prima dell’allenamento per migliorare le prestazioni atletiche e dopo l’attività fisica per ridurre l’infiammazione, velocizzare il recupero (diminuire i sintomi del DOMS), aumentare la forza e la massa muscolare (17-18). Tutto ciò è permesso grazie all’aumentata produzione di energia dei mitocondri (3), all’aumento della produzione di collagene e all’aumento del testosterone.
Salute di cute, capelli e unghie
Invecchiando perdiamo la capacità di sintetizzare nuovo collagene. Questo porta alla formazione di rughe, aumento della caduta di capelli (fragilità del bulbo), fragilità delle unghie. Il collagene è importante anche per la guarigione di ferite e cicatrici e nel miglioramento della funzionalità articolare. L’assunzione di specifici integratori a base di aminoacidi o collagene idrolizzato può rivelarsi utile ma la produzione di collagene deve essere poi attivata (19 – 20). Questo è il motivo per cui in molti saloni di bellezza sono diffuse le lampade a luce rossa e infrarossa. Tuttavia come abbiamo detto solo alcune specifiche bande di lunghezza d’onda sono utili a questo scopo.
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